Se sei un inquilino e hai ricevuto un’intimazione di sfratto per finita locazione, cioè per la scadenza del contratto di affitto, non devi necessariamente lasciare l’immobile. Infatti, ci sono alcuni casi in cui la domanda di sfratto può essere respinta dal giudice e tu puoi continuare a vivere nella tua casa. Vediamo quali sono.

Innanzitutto, devi sapere che il locatore deve comunicarti la sua volontà di risolvere il contratto con un preavviso di almeno sei mesi prima della scadenza e deve motivare la sua decisione con una delle necessità previste dalla legge 431/98, come ad esempio l’esigenza di adibire l’immobile ad abitazione propria o dei familiari.

Se la comunicazione di disdetta è generica o non rispetta i termini previsti dalla legge, puoi opporti allo sfratto e chiedere al giudice di rigettarlo.

Inoltre, se dopo aver ricevuto la disdetta hai stipulato con il locatore un accordo transattivo in cui ti impegni a pagare le eventuali morosità maturate a condizione che il contratto venga rinnovato, puoi opporti allo sfratto anche se non hai rispettato il piano di rateizzazione. Infatti, l’accordo transattivo dimostra la volontà delle parti di proseguire il rapporto locatizio e può essere revocato solo con una nuova comunicazione scritta e motivata.

Quindi, se sei un inquilino e vuoi difenderti da uno sfratto per finita locazione, devi verificare se la disdetta del locatore è valida e se esiste un accordo transattivo che conferma il rinnovo del contratto. In caso contrario, puoi presentare opposizione allo sfratto e chiedere al giudice di respingerlo.

Se hai bisogno di assistenza legale su questo tema, puoi contattare uno dei nostri avvocati specializzati in materia di locazioni. Ti offriamo una consulenza gratuita e personalizzata per tutelare i tuoi diritti.